“È impensabile che un medico possa fare diagnosi solo guardando la TAC, che consideri la terapia come l’unica soluzione del problema ‘malattia’, senza considerare il disagio che c’è dietro, per il quale il paziente si rivolge a lui, a noi.

Il tempo di comunicazione è tempo di cura: lo dice il nostro Codice deontologico, lo dice ora anche la legge, Eppure oggi il medico è costretto a fare una visita in 15 minuti. Le cose devono cambiare, a partire dalla formazione”.

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